Con questo articolo vi porto l’esperienza di Daniele “Pedro” Petri alla Q-School tedesca di quest’anno. Per chi non lo sapesse, la Q-School, (letteralmente Qualifying School) comprende una serie di tornei che si svolge a inizio anno sia in Germania che Regno Unito, per assegnare una trentina di tour card, che permettono di giocare nel circuito professionistico della pdc per 2 anni, al termine dei quali coloro che si trovano nella top64 dell’order of merit continuano ad essere professionisti.
Nella seconda annata di rinunce causa covid, ho scelto di provare per la prima volta la Q-School della PDC. In realtà l’ ho visto più come un dovere, essendo che tanto in Italia quanto nel mondo è praticamente impossibile organizzare un torneo non professionistico, la scelta era quindi school o nulla. Da gran testardo, e soprattutto grazie al fondamentale supporto della FIGF, mi sono organizzato al meglio e ci ho provato. Tra tamponi, neve, ed un hotel aperto solo per la manifestazione, ho giocato 7 tornei di discreto livello, raggiungendo nella giornata migliore i quarti di finale. Sono risultato il 41esimo degli esclusi, in un torneo che ha visto ottenere la tour card giocatori dal calibro di Van Barneveld, Koltsov, John Michael… Ho giocato ad una media totale di 78, buona in Italia, molto meno all’estero. Purtroppo non sono riuscito a giocare al livello che desideravo, e che avevo nel braccio fino a poche settimane prima. Tra i bassi segnalo la difficoltà nel giocare per tanti giorni consecutivi, e la tensione eccessiva a causa della mancata abitudine alla pedana. Sono state giornate difficili anche a causa delle restrizioni che tra l’altro impedivano di uscire dall’hotel. Tra gli alti segnalo le rimonte pazzesche che mi sono riuscite da 0-4 e da 2-5, e i checkout importanti quali un 143 ed un 148 sotto pressione. Trattasi di piccole soddisfazioni, ma che mi fanno ben sperare per il futuro. Sono sincero nel dire che per quello che è il nostro livello di gioco, i tornei WDF sono molto più divertenti ed alla nostra portata, ma purtroppo dovremo attendere parecchio prima di poter ripartire. La passione mi porterà a tentare qualche challenge in Inghilterra o le qualifiche tedesche per l’european tour, ma non ci sono ancora date. Ringrazio tutti per il sostegno da casa, per me fondamentale per crederci fino all’ultima freccia.
Daniele “Pedro” Petri